In questa guida vedremo come scegliere le migliori camere d’aria per bici da corsa.
Acquistare una camera d’aria può sembrare complicato, almeno in apparenza: in questa guida vi consigliamo quali sono le migliori. Inoltre, abbiamo raccolto tutto ciò che c’è da sapere, per aiutarvi a districarvi nelle specifiche tecniche e nelle varie caratteristiche delle camere d’aria per bici da corsa.
Ritrovarsi in mezzo alla strada con una gomma forata è l’incubo di ogni ciclista, ma è possibile minimizzare i rischi scegliendo la camera d’aria giusta.
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Le migliori camere d’aria per bici da corsa a confronto
Misure | Valvola | ||
---|---|---|---|
Continental Race - Le Più Vendute di Continental | |||
700 x 20-25 | Presta 42 mm | ||
700 x 20-25 | Presta 60 mm | ||
700 x 20-25 | Presta 80 mm | ||
Michelin Air Stop - Le Più Vendute di Michelin | |||
700 x 18-23 | Presta 40 mm | ||
700 x 18-25 | Presta 52 mm |
Come scegliere la camera d’aria per bici da corsa
La camera d’aria è la struttura tubolare posta all’interno dei copertoni che assicura che le gomme abbiano la giusta pressione. Contiene al suo interno gas inerti ed è solitamente realizzata unendo due fogli di butile, anche se esistono camere d’aria realizzate con altri materiali. Alla sua struttura viene poi aggiunta una valvola che permette di gonfiare la ruota.
L’acquisto di una camera d’aria può sembrare un’operazione trascurabile o di poco conto, ma è importantissimo fare le dovute ricerche per trovare quella compatibile coi copertoni della propria bici da corsa. In questa guida vedremo come scegliere la migliore camera d’aria per bici da corsa.
Materiali
Sono diversi gli elementi che dovreste considerare in fase di scelta, primo fra tutti i materiali. Solitamente, il materiale più utilizzato è il butile. Si tratta di un tipo di gomma sintetica estremamente elastica e resistente, scelta per la sua elevata capacità di sopportare la pressione dell’aria. Per fissare la valvola, il materiale subisce un processo di vulcanizzazione. In questa fase i fogli di butile vengono riscaldati, col risultato che si legano chimicamente alle molecole di zolfo e vengono saldati insieme, formando pareti sottili ed uniformi. Grazie a questo processo, le camere d’aria in butile riescono a mantenere la pressione interna a lungo.
Oltre al butile, le camere d’aria possono essere realizzate in lattice. Questo materiale è più elastico e offre una maggiore resistenza al rotolamento, a beneficio del comfort e del rendimento. Lo svantaggio principale delle camere d’aria in lattice è che tendono a perdere più velocemente la pressione interna, rendendo necessario controllarle prima di ogni uscita. Inoltre, subiscono l’usura da parte di agenti chimici come l’olio, o anche del sole. Il lattice non è la scelta migliore per le bici con ruote carbonio, il carbonio dissipa il calore meno efficacemente e la quota di calore in più contribuisce all’usura della camera d’aria, che avrà cosi una durata minore.
Peso delle camere d’aria
A seconda del peso, le camere d’aria possono essere classificate in tre modi: standard, ultraleggere e rinforzate. Le prime sono quelle che vengono utilizzate più di frequente e rappresentano una buona scelta per la maggior parte dei ciclisti.
Le camere d’aria ultraleggere sono, chiaramente, più leggere e meno resistenti, ma assicurano performance migliori. Dovrebbero quindi essere scelte dai ciclisti che privilegiano velocità e comodità in sella. Acquistare una camera d’aria ultraleggera e tenerla come scorta durante le uscite è una buona idea: vi consentirà di tornare a casa in caso di foratura, senza appesantirvi durante il viaggio.
Infine, ci sono le camere d’aria rinforzate, che sono le più resistenti alle forature. Naturalmente sono anche più pesanti e incidono sulla scorrevolezza della ruota.
Tipologie di Valvole delle camere d’aria
La valvola è quella sporgenza della camera d’aria che serve per gonfiarla. Sono due i tipi di valvola più diffusi: Presta e Shrader. Le prime hanno il corpo filettato e un dado posto all’estremità permette di aprirle e chiuderle. La chiusura è garantita dall’aria interna, che ha una funzione autosigillante, mente la larghezza può variare a seconda del produttore, per adattarsi al profilo più alto o più basso del cerchio. Le valvole Presta hanno un diametro esterno di 6 mm ed è importante notare che un cerchio predisposto per questo tipo di valvola non potrà accogliere la valvola Schrader.
Quest’ultima ha un diametro di 8 mm e necessita di cerchi con un foro di diametro maggiore rispetto alla valvola Presta. Per gonfiare una camera d’aria con valvola Schrader potrete utilizzare le normali pompe da bici con predisposizione per attacco Schrader. In alternativa, sono anche disponibili riduttori che vi permetteranno di utilizzare qualsiasi pompa di bicicletta.
Non esiste una valvola migliore dell’altra, in quanto entrambe presentano vantaggi e svantaggi. Le camere d’aria con valvola Schrader sono più difficili da gonfiare, ma mantengono meglio la pressione interna rispetto alle Presta, soprattutto in fase di gonfiaggio.
Esiste anche un terzo tipo di valvola, la cosiddetta valvola italiana (o valvola regina). È molto simile alla valvola Presta: lo stelo del tappo è filettato e va avvitato per inserirlo, ma il tappo va tolto completamente per il gonfiaggio. Questa operazione va fatta con estrema delicatezza per evitare lo sgonfiaggio parziale della gomma.
Il foro da 6 mm fa sì che questa valvola si adatti bene anche ai cerchi più stretti, e l’assenza di precarico della molla rende più facile il gonfiaggio manuale.Tra gli svantaggi, la valvola italiana richiede più tempo per gonfiare la camera d’aria, bisogna fare attenzione a rimettere il tappo e non vi si possono inserire liquidi all’interno. Inoltre, non sempre è possibile controllare la pressione delle camere d’aria che montano questa valvola.
Come scegliere la misura della camera d’aria
Scegliere la misura della camera d’aria per la propria bici da corsa può essere un’operazione piuttosto frustrante a causa di tutti quei numeri e sigle che accompagnano la descrizione del prodotto. Cerchiamo di fare chiarezza sulle dimensioni, cominciando col dire che esistono tre principali unità di misura: quella inglese, quella francese e quella ETRTO. È indispensabile leggere la tabella di misura dei copertoni con attenzione, per non rischiare di acquistare una camera d’aria non compatibile con la propria bici.
Iniziamo dall’unità di misura francese, molto usata per indicare le misure delle city bike e delle bici da corsa. Viene espressa in millimetri, nel formato XXX mm x XX mm, dove il primo valore rappresenta il diametro dei copertoni, e il secondo numero indica la sezione dei copertoni. Questa unità di misura va oltre le dimensioni stesse del cerchio, e prende in considerazione anche l’altezza del copertone.
L’unità di misura inglese è invece espressa in pollici e si usa solitamente nell’ambiente della mountain bike. Il formato è XX x X,XX. Il primo valore indica il diametro esterno del copertone, mentre il secondo numero indica la sezione del copertone. È importante notare che anche il questo caso viene presa in considerazione l’altezza del copertone.
Infine, troviamo l’unità di misura ETRTO, riconosciuta ovunque nel mondo ed espressa in millimetri. Al contrario delle misure inglesi e francesi, l’ETRTO tiene conto del diametro interno del copertone, che corrisponde esattamente a quello del cerchio e dunque è solitamente un’indicazione più affidabile. Un’altra differenza è che le dimensioni ETRTO sono espresse in un formato XX-XXX, dove il primo numero rappresenta la sezione del copertone, e il secondo numero corrisponde al diametro interno del copertone.
Quanto dura una camera d’aria?
Le camere d’aria possono durare fino a 2-3 anni, o anche di più, in caso vengano trattate in modo opportuno. Con la giusta manutenzione non dovrete cambiarle spesso; l’importante è controllare la pressione di gonfiaggio con frequenza. Alcuni ciclisti sgonfiano la camera d’aria al rientro da ogni uscita, o in caso di inutilizzo per più giorni di fila. Questo metodo serve a rilassare la pressione sui copertoni, particolarmente se la pressione di gonfiaggio è piuttosto elevata.
È chiaro che la resistenza alla foratura incide moltissimo sulla durata. Il lattice, nonostante sia più leggero, ha una resistenza maggiore del butile, ma è molto più difficile da riparare di quest’ultimo. Se vi trovaste su strada con una camera in butile e senza un’opzione di scorta, potrebbe essere molto più semplice ripararla e rientrare a casa, rispetto al lattice.
Quanto gonfiare una camera d’aria per bici da corsa?
La pressione di gonfiaggio dei copertoni da bici viene espressa in bar (o atm). Per quanto riguarda le bici da corsa, la pressione delle gomme può arrivare anche a 11 bar, al contrario di quelle per mountain bike, che possono lavorare bene a pressioni notevolmente inferiori.
In generale, la regola da seguire è: più sottili gli pneumatici, maggiore la pressione. Per non fare errori quando si va a gonfiare la camera d’aria, tenete sempre presente quali sono i valori per la pressione massima e minima, che sono indicati sui copertoni della bici.
Un valore corretto aiuta la bici a lavorare meglio e a ridurre il rischio di forare. Pur restando all’interno dei valori consentiti, scegliete una pressione alta se volete far scorrere la ruota più velocemente, a svantaggio però delle vibrazioni, che non saranno assorbite al meglio. Se invece la vostra priorità è il comfort, optate per una pressione più bassa, che garantirà anche un maggior controllo (ma tenete presente che la scorrevolezza della ruota ne risentirà).
Se la vostra camera d’aria è in lattice dovrete controllare la pressione più spesso: è consigliabile farlo prima di ogni uscita. Al contrario, il butile trattiene meglio l’aria e ha bisogno di minor controllo, sebbene sia comunque consigliabile fare un check almeno una volta a settimana.
Esistono poi copertoni che non richiedono una camera d’aria interna, detti tubeless, che si sigillano più facilmente, hanno una miglior presa sul terreno e consentono una maggior velocità, ma sono più difficili da installare o sostituire e richiedono controlli più frequenti.
L’uso di copertoni e camera d’aria comporta una scorrevolezza minore, ma questa è la scelta migliore per i ciclisti attenti al budget e per chi non vuole perdere tempo a sostituire le gomme. Inoltre, esiste una vasta scelta di camere d’aria, e queste sono generalmente molto facili da riparare.
Come sostituire rapidamente la camera d’aria di una bici da corsa
Cambiare la camera d’aria per una bici da corsa è semplice, basta fare un po’ di pratica e in pochi minuti il lavoro è fatto sia che ci si trovi a casa sia che si abbia la sfortuna di bucare mentre si sta pedalando.
L’importante in questo caso è avere con se un kit di sostituzione, pochi attrezzi, pochi grammi in più, che però saranno indispensabili nel momento del bisogno!
Prima di lasciare la parola al video riassumiamo così i passaggi necessari:
- Svitare il bullone che fissa la valvola
- Rimuovere il copertone, controllarne lo stato e pulirlo bene internamente
- Rimuovere la camera d’aria
- Gonfiare leggermente la camera d’aria
- Inserire la camera d’aria sulla ruota e la valvola nel foro della ruota avvistando leggermente il bullone si fissaggio
- Rimontare il copertoncino
Le migliori camere d’aria per bici da corsa – Recensioni
Di seguito le caratteristiche tecniche e le opinioni delle migliori camere d’aria per bici da corsa.
Michelin: camera d’aria Air Stop
2.488 voti => 4.5 stelle (Aggiornamento del 04/02/2023)
Il Marchio Michelin è una garanzia per quanto riguarda le camere d’aria, e la Airstop A1 si distingue per l’elevata sicurezza e per la sua resistenza alle forature. Venendo alle dimensioni, questa camera d’aria ha un diametro pari a 700 mm, larghezza 18-25 mm e lunghezza della valvola pari a 52 mm. È realizzata in butile, materiale solitamente più pesante rispetto al lattice. A differenza di quest’ultimo, il butile è in grado di mantenere la pressione più a lungo, e dunque non sarete costretti a gonfiare le gomme prima di ogni uscita.
Inoltre, il butile è perfetto per le bici in carbonio, che non vanno invece d’accordo col lattice, poiché potrebbero surriscaldarlo fino a romperlo. Le camere d’aria Airstop soddisfano pienamente i bisogni dei ciclisti che amano uscire su strada ogni giorno, grazie al loro eccellente rapporto qualità / prezzo.
Per quanto riguarda l’uso su strada, la resistenza alle forature si è rivelata buona, anche se incidono molto altri fattori, quali la qualità e l’usura dei copertoni, la pressione e le condizioni della strada. Uno dei principali vantaggi di questa camera d’aria è l’assenza di filo sulle valvole, aspetto che preserva la gomma della pompa. Inoltre, il rischio di foratura è ridotto rispetto ad altri prodotti simili sul mercato.
Le dimensioni della valvola fanno sì che questa camera d’aria si adatti bene a cerchi di medio profilo. Anche la scorrevolezza è considerata ottima, secondo chi ha provato questo prodotto. Per quanto riguarda gli svantaggi, si fa un po’ fatica a gonfiarla oltre i 7 bar con la pompa manuale e ruote a basso profilo. Segnaliamo, inoltre, che non è possibile bloccare la valvola con un dato, pertanto questa potrebbe muoversi all’interno dei copertoni.
Continental: camera d’aria Race
660 voti => 4.4 stelle (Aggiornamento del 04/02/2023)
Questa camera d’aria va bene per ruote con circonferenza pari a 700 mm e larghezza dei copertoni 18-25 mm, mentre la valvola è disponibile in tre opzioni: 42 mm, 60 mm o 8 0mm. La presenza della valvola liscia è ottima per non rovinare la membrana della pompa. Per quanto riguarda il peso, la Continental è abbastanza leggera, anche se non è l’opzione migliore sul mercato se si cerca una camera d’aria ultraleggera (pesa 68 grammi).
La camera d’aria Continental è realizzata in butile ad alto spessore, il che la rende molto resistente alle forature. Trattiene l’aria molto bene e non dovrete gonfiare le ruote ogni giorno. Questo prodotto è l’ideale per chi usa la bici in città o ama fare trekking e touring. Se fate un uso quotidiano della bici, la camera d’aria Continental è una delle scelte migliori.
Tra gli aspetti positivi di questo prodotto va menzionata anche la possibilità di smontare la testa della valvola. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, utile soprattutto per coloro che vogliano inserire all’interno del liquido antiforatura, oppure semplicemente sostituire una valvola consumata. Le sue caratteristiche migliori sono sicuramente l’ottima tenuta della pressione e la resistenza nel tempo.
Per quanto riguarda gli svantaggi, alcuni utenti hanno lamentato problemi con le valvole, probabilmente dovuti a lotti difettosi. Inoltre, non è l’opzione migliore per i ciclisti che cercano massima leggerezza e guardano al grammo di differenza. Nel complesso, vale la pena acquistare questa camera d’aria, che si dimostra molto performante.
Prodotti spesso acquistati insieme
Toppe autoadesive per riparazione foratura
Oltre ai cacciagomme e a una o due camere d’aria di scorta è sempre bene portare con se tra gli attrezzi di emergenza, qualche toppa per riparare le foratura delle camere d’aria.
Per applicare le toppe autoadesive basta un minuto dopo di che la foratura sarà riparata. Pesano solo pochi grammi e possono venirvi in aiuto nelle giornate più sfortunate.
Erogatore CO2
Un erogatore è la migliore alternativa alla pompa per risparmiare spazio e per guadagnare tempo in caso di foratura, per minimizzare i tempi di gonfiaggio della camera d’aria in caso si sostituzione forzata.
Insieme all’erogatore servirà avere sempre con se una o due cartucce di CO2
Per approfondire leggi la nostra guida completa: Come scegliere il miglior erogatore ci CO2.
Mini Pompa da telaio
In alternativa all’erogatore di CO2 può essere acquistata una mini pompa da montare sul telaio della bici.
La mini pompa di Pro Bike Tool pesa solo 128 grammi per 22 cm di lunghezza e può gonfiare rapidamente fino a una pressione massima di 00 psi / 6,9 bar, è dotata di un manometro integrato, può gonfiare sia valvole Presta che Schrader e può essere montata sul telaio della bici.
Per approfondire leggi la nostra guida completa: Come scegliere la miglior minipompa da telaio.
Borsello sottosella
Chi va in bici sa che è fondamentale avere sempre le cose indispensabili!
Dove metterle?
Una borsa da posizionare sotto la sella può veramente risolvere il problema.
Il modello che proponiamo è impermeabile e si può mettere dentro un kit gonfia/ripara, camera d’aria, brugole, caccia copertoni e un multi-attrezzo.
Per approfondire leggi la nostra guida completa: Come scegliere il miglior borsello sottosella.
Borraccia Porta Attrezzi
Una borraccia porta attrezzi, da posizionare nel portaborraccia, è una buona alternativa o in molti casi è uno spazio in più rispetto al borsello sottosella.
Il modello di Vittoria che proponiamo è particolarmente comodo perchè è apribile completamente con una cerniera, e quindi risulta più comodo per inserire e prendere gli attrezzi, a differenza delle classiche borracce porta attrezzi con apertura dall’alto.
Per approfondire leggi la nostra guida completa: Come scegliere la miglior borraccia portaattrezzi.
Manometro Digitale
Con un manometro digitale verificare la pressione dei copertoni non sarà più un problema.
Un manometro digitale è uno strumento molto compatto e leggero ottimo per essere utilizzato prima di ogni uscita per verificare in un lampo la pressione dei copertoni, ma anche per esser portato tra gli attrezzi di emergenza.
Nella scelta di un manometro digitale va verificata soprattutto la compatibilità con le valvole che utilizzate sui vostri copertoni.
A seconda della massima pressione raggiungibile e della compatibilità con le valvole Schrader può essere usato anche per verificare la pressione delle forcelle ammortizzate.
Per approfondire leggi la nostra guida completa: Come scegliere il miglior manometro digitale per bici.
Pattini freni per ruote in alluminio e carbonio